Fotografia

Scoperta un’antica foto di Villa Da Porto a Vivaro di Dueville

L'antica villa Da Porto a Vivaro, frazione di Dueville

Capitano giorni in cui la ricerca di documenti antichi o di fotografie d’epoca si rivela particolarmente fruttuosa. E’ il caso del ritrovamento di un’immagine Ottocentesca di Villa Da Porto Pedrotti a Vivaro, nella frazione di Dueville, che fino ad oggi si temeva perduta.

Cronaca di un fortunato recupero

Un inaspettato squillo di telefono e la conferma dell’esistenza di un antico album fotografico risalente ad una nobile famiglia, originaria della provincia di Vicenza.

Così ha inizio l’affascinante storia del ritrovamento di alcune preziose immagini realizzate da un abile e anonimo paparazzo vissuto tra la metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, quando l’arte della fotografia era ancora agli esordi.

Ignaro del valore storico custodito tra le pagine dell’album, chiesi al mio interlocutore la possibilità di concordare un incontro nella bottega di oggetti antichi di sua proprietà, situata in provincia di Verona.

Partii il giorno seguente con destinazione un piccolo comune della suggestiva Valpolicella.

Raggiunto il luogo d’incontro stabilito, iniziai ad esaminare il contenuto dell’affascinante e antico raccoglitore di fotografie e cartoline d’epoca.

Un’immagine colpì particolarmente la mia attenzione: il prospetto di una villa circondata da un rigoglioso giardino, con un’annotazione a lato: “Villa Milana Tiepolo, Vivaro”.

La descrizione mi lasciò perplesso in quanto la veduta della villa non presentava le ali laterali come nella villa Da Porto Pedrotti a Vivaro di Dueville, bensì risaltava un edificio con ampio portico, dalle eleganti decorazioni.

Decisamente importante fu il confronto con le informazioni recuperate da due appassionati studiosi di storia: Renzo Salgarollo e Ignazio Fabris, i quali confermarono il periodo della costruzione degli elementi laterali, avvenuta in un periodo compreso tra il 1855 e il 1860.

Un altro interessante dettaglio ha colpito la nostra attenzione: la presenza in tempi remoti di uno o più membri della famiglia dei Tiepolo all’interno della Villa; un particolare che non è sfuggito a Ignazio Fabris, che ne ha evidenziato il valore storico.

Confronto qualitativo sulle immagini di villa Da Porto Pedrotti

Incontrai per la prima volta Renzo Salgarollo nell’ottobre 2016 durante la mostra sulla Grande Guerra organizzata nel comune di Dueville, mentre conobbi Ignazio Fabris in seguito ad uno scambio di informazioni sui social.

Fu quest’ultimo ad inviarmi una scansione della cartolina postale della villa Da Porto di Vivaro, grazie alla quale è stato possibile ottenere un discreto confronto sulla qualità dell’immagine originale.

Seguì anche una seconda riproduzione digitale della villa, completa di descrizione del Salgarollo, ed utilizzata in occasione della quarta mostra fotografica “Di generazione in generazione” che si tenne nel comune di Dueville dal 19 maggio al 5 giugno 2016 nella Barchessa di Villa Monza.

Confrontando la foto ai sali d’argento, ottenuta dallo sviluppo del negativo su vetro, e l’immagine tipografica impressa sulla cartolina postale, è possibile valutare le qualità acquisite durante le fasi di stampa.

La riproduzione della villa Da Porto Pedrotti su cartolina postale, infatti, presenta alcuni difetti tipici della stampa monocromatica su cartoncino rigido, spesso goffrato e irregolare.

Anche un elevato contrasto dei toni scuri e l’insistenza del retino tipografico hanno contribuito alla perdita di alcuni dettagli, altrimenti visibili nella copia originale.

Di seguito le due immagini a confronto:

Antica cartolina postale di Villa Da Porto Pedrotti, Vivaro di Dueville
Cartolina postale della villa Da Porto Pedrotti, stampata in poche copie agli inizi del Novecento.

Sulla cartolina postale il fogliame e l’erba del giardino risultano irregolari, mentre le figure umane, i cavalli e la carrozza quasi si confondono con gli elementi che li circondano.

La persona al centro del pronao è appena distinguibile, per contro i marcapiano e le pitture della struttura laterale sono ben evidenziati da un abile elaborazione dei toni sulle luci e sulle ombre degli oggetti raffigurati.

Scompare alla vista il giardiniere ai piedi della scalinata; trasformato in arbusto dai ritocchi dell’editore, in quanto estraneo al casato nobiliare.

L'antica villa Da Porto a Vivaro, frazione di Dueville
Immagine estratta dall’originale foto conservata nell’album e databile prima del 1850, quando fu decisa la demolizione di una parte dell’edificio visibile sulla destra di villa Da Porto Pedrotti.

Nella fotografia conservata nel raccoglitore, invece, sono ben distinguibili le figure ai piedi della scalinata e tra le colonne del pronao, come in un grande prospetto scenografico degno concorrente del migliore allestimento teatrale.

La luce solare, raggiunto il punto perpendicolare massimo dalla linea terrena, colpisce le superfici rendendole omogenee con gli elementi architettonici del corpo dominicale e con le pitture del corpo laterale fino a restituirne un disegno appena percettibile.

La posizione del sole fa supporre a un caldo giorno d’estate, prossimo all’ora del pranzo o verso le prime ore del pomeriggio, mentre una carrozza attende i nobili proprietari che si apprestano ad affrontare un viaggio verso una destinazione a noi ignota.

Gli interventi eseguiti su villa Da Porto Pedrotti

Desidero concludere questa affascinante scoperta inserendo il testo di Renzo Salgarollo utilizzato per l’esposizione fotografica del 2016, dedicata ai cambiamenti avvenuti nel territorio del Comune di Dueville.

Vivaro di Dueville, 1850 circa.

Villa Da Porto ora Pedrotti (1554 – 1558).

Eccezionale veduta di villa Da Porto prima dell’intervento di ampliamento avvenuto con l’aggiunta delle ali laterali ad opera dell’architetto Antonio Caregaro Negrin nel periodo tra il 1855 e il 1860.

L’immagine è tratta da una cartolina postale, quindi si presume stampata dopo il 1866, data di annessione del Veneto all’Italia, ma su documentazione precedente.

La villa è ancora priva delle statue: due alla base delle scale, attribuite ad Orazio Marinali (1643 – 1720), tre sopra il frontone e altre due agli angoli del tetto, sul fronte.

Queste appaiono già nelle foto scattate attorno al 1920.

Manca anche lo stemma della famiglia Da Porto, proveniente da altra villa, posto in centro al timpano.

Altro particolare architettonico interessante che ne denota il cambiamento, le finestre del primo piano sulla facciata verranno modificate in altro stile, togliendo il marcapiano allineato con quello d’ingresso sotto il pronao, spostandolo più in alto e attribuendone più rilievo.

In questo modo le due finestre in questione assumeranno un aspetto identico a quelle interne allo stesso pronao, con l’aggiunta di una balaustra con cinque colonnine, per alleggerire il volume e riprendendole, poi, anche sulle nuove ali laterali.

L’archetto incassato tra il primo ed il secondo piano verrà tamponato.

Per quanto riguarda il pronao, esso non appare in una mappa del 1563 che raffigura dettagliatamente in pianta la Villa, come in altre mappe del 1608 e del 1681.

Si presume perciò che la sua costruzione sia collocabile in concomitanza a quella dell’oratorio gentilizio, avvenuta prima del 1681.

C’è da soffermarsi anche sul caseggiato che forma l’ala est della Villa: ad uno primo sguardo si notano gli eleganti decori che lo impreziosiscono, ma ci si accorge presto che tutta la parte con gli archi e fino la metà di quel volume, la costruzione verrà demolita e ricostruita in altro modo.

Quindi sparirà in sostanza quell’edificio che è direzionato verso la villa Da Porto in senso est – ovest, per fare spazio sia alla nuova ala della Villa che invaderà parte di quell’area, sia al nuovo volume, più arretrato, per evidenti motivi di spazio.

Andranno persi in questa maniera, assieme all’edificio, i suoi bei decori, comprendenti anche quelle “cimase” sopra la cornice del tetto.

Parte degli elementi pittorici decorativi sopravvivono nella porzione di edificio rimasto indenne dall’intervento di metà Ottocento.

Villa Da Porto Pedrotti in una cartolina postale degli anni settanta. Il complesso presenta le strutture laterali progettate e realizzate da Antonio Caregaro Negrin.

Ringraziamenti

Giunto al termine di questa approfondita descrizione, vorrei rivolgere un sentito ringraziamento all’amico Renzo Salgarollo per la gentile disponibilità e per aver concesso la pubblicazione del testo sulla villa Da Porto Pedrotti.

Grazie a Ignazio Fabris, instancabile ricercatore di notizie storiche, per averci ricevuto nel suo studio, condividendo le informazioni raccolte sulle ville distribuite nel territorio vicentino e per aver contribuito in prima persona all’identificazione e alla datazione della fotografia.


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