Centro Storico

Panorama di Vicenza, in volo sulla città

Diamo inizio alla vista panoramica della città prendendo spunto il grande Piazzale della Vittoria sul Monte Berico.

Dalla balaustra osserviamo l’ampia veduta che si estende dalla stazione ferroviaria fino alla catena prealpina, situata a nord della provincia.

Un dolce pendio, ricoperto dal manto erboso, scivola lontano dal Piazzale sino ad accarezzare la sponda del fiume Retrone.

Un panorama da togliere il fiato!

Il panorama di Vicenza dalla “terrazza” sul Monte Berico affascina sin dal lontano settembre 1924, quando il Piazzale della Vittoria venne terminato e inaugurato in presenza delle autorità cittadine e dall’allora capo del governo Benito Mussolini.

Personalmente resto ancora incantato, come al tempo dell’infanzia, dal brulicare degli autoveicoli e dalle persone a passeggio rese piccine piccine dalla distanza.

Alla sera, invece, il punteggiare delle luci brilla nel buio, illuminando strade, marciapiedi e il lungo viale che attraversa Campo Marzo.

Sopra gli edifici spunta la copertura della Basilica Palladiana, irradiata da soffusi fasci di luce che ne esaltano le fattezze.

Accanto appare, in tutta la sua bellezza, la torre campanaria, che dall’alto vigila Piazza dei Signori e gli antichi palazzi.

Al crepuscolo Vicenza è una città magica, che amo osservare al termine di una giornata di lavoro o trascorsa a passeggio, tra le architetture del territorio.

Tuttavia, ammirate il panorama dal Piazzale della Vittoria al mattino presto, quando arrivano i primi raggi del sole o la foschia autunnale avvolge con il suo manto i palazzi, gli stabilimenti industriali e i campanili delle chiese.

Il panorama di Vicenza nelle cartoline antiche

Non c’è immaginazione paragonabile al fascino del paesaggio illustrato nelle foto e nelle cartoline d’epoca.

Tanto dobbiamo ai bravi fotografi del primo Novecento che documentarono l’evoluzione del panorama vicentino, tramandando dettagli dimenticati o perfino scomparsi.

Vedute panoramiche sulla città


In un secolo di storia il territorio ha subito notevoli modifiche: ampie aree verdi vennero bonificate in nome del progresso edilizio e della cementificazione, mentre molti edifici furono demoliti per lasciare spazio ad uno stile architettonico spesso considerati di dubbia bellezza.

Fantasiosa cartolina con fotomontaggio di un’auto sportiva sopra il panorama di Vicenza. Ed. G. Buso, 1918

Le guerre, in particolar modo il secondo conflitto mondiale, contribuirono in larga misura al cambiamento urbano: tra il 1943 ed il 1945 interi quartieri furono distrutti dagli ordigni incendiari che non risparmiarono neppure la Basilica Palladiana e gli antichi palazzi del centro storico, fedelmente ricostruiti nel dopo guerra.

Curiose e rare cartoline postali

Quei preziosi cartoncini postali giunti ai giorni nostri non sono da considerarsi esclusivamente apprezzabili testimonianze del passato: molti di essi rappresentano anche ambientazioni improbabili, realizzate con l’ausilio del collage.

Infatti alcuni di questi centenari panorami furono ritoccati da esperti fotografi che in fase di produzione aggiunsero dettagli scaturiti da un’irrefrenabile fantasia.

Parte dell’immaginario fu riprodotto in cartolina come, ad esempio, l’autovettura sportiva in corsa tra le nuvole, oppure il biplano in volo con una figura umana accovacciata sul bordo dell’ala.

Si suppone, in verità, che il velivolo fosse a terra e che la lastra di vetro con impressa la sua immagine sia stata sovrapposta al panorama di Vicenza in fase di sviluppo.

E’ invece accertato che l’aeroplano fu utilizzato in altre vedute panoramiche come accadde per una cartolina di Verona, città spesso oggetto della creatività degli editori locali.

Panorama di vicenza con biplano
La cartolina con il fotomontaggio del biplano in primo piano. Ed. G. Buso e C., anno 1917.

Molto ricercate dai collezionisti sono le cartoline d’epoca con refusi di stampa dovuti alla distrazione del tipografo e quelle con indicazioni di località non corrispondenti al paesaggio raffigurato.

Purtroppo era ricorrente anche un uso improprio delle fotografie come accadde, ad esempio, al panorama dalle scalette di Monte Berico che fu riprodotto specularmente rispetto alla veduta originale.

Forse l’errore fu dovuto al montaggio scorretto del negativo fotografico durante lo sviluppo.

E’ infatti improbabile, volgendo lo sguardo a nord, che la Basilica Palladiana si trovi a est rispetto al centro storico con la Torre Bissara sul lato sinistro del palazzo.

Panorama di Vicenza "speculare"
Cartolina con il panorama di Vicenza stampata specularmente in fase di sviluppo fotografico. Ed. anonimo, anno 1919.

Panorama di Vicenza da Ponte Furo
Cartolina d’epoca serie “Campagne d’Italie” Ed. Selecta, Paris – 1917.

Altrettanto apprezzate dai collezionisti sono quelle cartoline prodotte da editori stranieri, che immortalarono momenti di vita trascorsi in città.

Tra i frequentatori delle piazze e delle contrade vicentine vi furono anche militari francesi; fedeli alleati del nostro Regio Esercito durante il periodo della Grande Guerra e autori di molte fotografie realizzate nel centro storico.

Protagonista eccellente fu un classico scorcio cittadino divenuto in seguito cartolina postale: si tratta del panorama di Vicenza sul fiume Retrone ripreso da Ponte Furo, località prediletta da guide turistiche e fotografi contemporanei.

Ad arricchire tanta bellezza si è contribuito con la posa di piante fiorite lungo il corrimano; un’iniziativa del Comune di Vicenza ripetuta anche in altri ponti e che ha raccolto commenti favorevoli tra i vicentini e i numerosi turisti in visita in città per una gita culturale e di piacere.

Infine, con l’arrivo della primavera, il tepore diffonde freschi profumi mentre i colori dei fiori si mescolano alle tinte delle case riflesse sulle acque del fiume, in un abbraccio che ristora lo spirito.


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