Architettura

Il monumentale arco d’ingresso al Giardino Salvi

Arco monumentale all'ingresso del Giardino Salvi di Vicenza. Edizioni Galla 1926

Sulle antiche origini del magnifico portale d’ingresso al Giardino Salvi serpeggiano dubbi: le notizie storiche diffuse in rete non sempre sono veritiere e creano molta confusione.

Ho pensato, quindi, di riportare le notizie tramandate dagli studiosi del passato, restituendo loro il meritato tributo.

Cosa è stato fatto?

Prima di iniziare desidero spiegare i motivi che mi spingono alla pubblicazione di questo articolo, senza provocazione alcuna o sollevare inutili polemiche.

Vorrei, invece, fossero chiare queste poche righe affinché si trascurino i miti e le leggende sulla costruzione del magnifico arco d’ingresso al Giardino Salvi e dello scomparso Arco di Campo Marzo.

A tal proposito si è parlato spesso nei quotidiani, nei settimanali e nelle riviste locali ricche di bellissime immagini di Vicenza, ritratta dai fotografi del Novecento.

Barbieri, Cevese, Mantese, Peronato, Schiavo, Magagnato sono solo alcuni nomi di illustri vicentini che hanno contribuito alla diffusione delle notizie sui palazzi, sulle contrade, sull’arte e sulla storia di Vicenza.

Mi è caro ricordare Walter Stefani, il quale, con l’amico Antonio Rossato, ha pubblicato diversi volumi fotografici e raccontato le vicende dell’Arco del Revese eretto sul Piazzale De Gasperi, prospiciente al Giardino Salvi.

Ingresso al Giardino Salvi visto dall'Arco di Campo Marzio
L’ingresso al Giardino Salvi visto attraverso le aperture dell’arco di Campo Marzo. Cartolina postale spedita nel 1931 (Edizioni S.A.F.).

Un altro libro abbondante di preziose informazioni è: “Il Giardino Salvi di Vicenza”, edito dal Comune di Vicenza nel 2013 e curato dall’Associazione Civiltà del Verde.

Per conoscerne i particolari è possibile farlo richiedendo una copia del volume in Biblioteca Civica Bertoliana, andare a pagina 15 e dedicare il tempo necessario alla lettura del testo elaborato dalla professoressa Bernardetta Ricatti Tavone.

Se rinunciate al prestito perché preferite l’acquisto di questo o di altre opere letterarie dedicate alla storia di Vicenza, verificatene la disponibilità nei siti di vendita online o frequentate i mercatini dell’antiquariato: resterete sorpresi dalla mole di titoli disponibili in commercio.

Cosa si dice dell’arco d’ingresso al Giardino Salvi?

Non è chiaro come e quando sia nata la leggenda sulla ricostruzione dell’Arco di Campo Marzo lungo l’alta cancellata del parco che si affaccia sul viale della stazione.

Probabilmente lo stile simile allo scomparso Arco del Revese ha tratto in inganno qualche frettoloso cronista che, ignorando le informazione storiche apparse nei testi e nelle guide vicentine, ha confuso le architetture e datato l’origine del portale al dopo guerra.

Per saperne di più sull’arco scomparso, visita questa pagina.

L'arco del Revese in primo piano e l'ingresso al Giardino Salvi sullo sfondo.
L’ingresso al Giardino Salvi visto attraverso il fornice centrale dell’arco di Campo Marzo. Dettaglio di una cartolina postale del primo Novecento, edizioni Galla.

Oggi, consultando la grande rete informatica che collega le persone in viaggio o residenti in luoghi lontani, si leggono spesso notizie non propriamente corrette.

Non si arrabbino quegli autori che pubblicano senza aver verificato l’autenticità delle informazioni, ma è buona prassi confrontare il materiale recuperato con i preziosi testi che abbondano nelle librerie cittadine o negli archivi della Biblioteca Civica Bertoliana.

Osate chiedere agli addetti al settore, ai ricercatori che consultano i documenti conservati negli archivi di Stato e del Comune, oppure partecipate alle visite organizzate da brave e preparate guide turistiche.


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