Monti Vicentini

Salendo a Monte Berico

Percorrendo il Viale dei Platani di Campo Marzo si arriva alla salita di Santa Libera e all’imbocco di Viale X Giugno, con il lungo portico che conduce fino al Santuario di Monte Berico.

Ultimati nel 1780, su progetto dell’architetto Francesco Muttoni, i portici si distinguono in due tratti uniti dallo snodo situato sul colle, conosciuto come curva o “località del Cristo”.

In passato, durante la salita sotto ai portici, numerosi pellegrini dedicavano momenti di raccoglimento e di devozione ai Santi e ai 15 Misteri del Rosario raffigurati nelle lunette affrescate lungo il percorso.

Una strada alternativa per raggiungere il monte e il Santuario di Monte Berico dal centro storico di Vicenza, è attraversare l’arco delle Scalette eretto nel 1595 su progetto dell’architetto Andrea Palladio.

Il Santuario di Monte Berico

Il nome del Santuario è per tradizione legato alla Vergine Maria, che apparve nel marzo 1426 a Vincenza Pasini: un’umile contadina che per necessità transitava spesso tra gli incolti e tortuosi sentieri del monte.

Alla donna la Vergine confidò il proposito di porre fine al flagello della peste, ma l’esperienza vissuta dalla contadina non fu creduta dai popolani, che minimizzarono l’accaduto.

Solo in seguito alla seconda apparizione, avvenuta nell’agosto del 1428, Vincenza Pasini fu presa in considerazione e grazie alla sua preziosa testimonianza si diede inizio ai lavori per la costruzione del primo edificio religioso sul colle.

Le cronache dell’epoca riportano i benefici della nuova, fervente devozione dei vicentini, che in breve tempo pose fine alla diffusione della temibile peste in città.


Interventi e modifiche al Santuario di Monte Berico

Alla chiesa vennero aggiunti chiostro, campanile e foresteria: opere che non furono di facile realizzazione a causa della presenza del profondo costone sulla Valletta del Silenzio.

Nel 1700 circa venne ripreso il progetto originario di Andrea Palladio, ma con alcune modifiche apportate dall’architetto Carlo Borella, in conseguenza all’ampliamento degli spazi interni.

Il campanile quattrocentesco fu demolito e ricostruito su progetto dell’architetto Antonio Piovene.

Il largo e profondo piazzale antistante alla Basilica, invece, fu pensato nel 1919 dalla municipalità Vicentina, che volle aprire un’ampia finestra sul panorama cittadino e sulle Prealpi, in onore ai Caduti della prima guerra mondiale.

Il cantiere fu aperto nel 1920 e i lavori per realizzare il Piazzale terminarono nel 1924. Seguì l’inaugurazione il 23 settembre, con la presenza di Benito Mussolini, che all’epoca era capo del governo.

Il Santuario della Madonna di Monte Berico è considerato tra le mete più frequentate dai pellegrini provenienti dalla provincia, confermandosi tra le strutture religiose più visitate in Italia.


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