Basilica Palladiana, la nostra grande bellezza!
Vicenza festeggia, nella giornata del 21 marzo 2014, il conferimento del “Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale – Concorso Europa Nostra 2014” al mirabile restauro che ha donato l’antico splendore alla Basilica Palladiana, simbolo artistico cittadino per eccellenza.
La Basilica Palladiana diventa Monumento Nazionale!
Venerdì 28 marzo 2014:
Il prestigioso edificio riceve gli onori e la promozione a Monumento Nazionale da Camera e Senato della Repubblica.
Dama Bianca, cuore di Vicenza
Orgoglio e soddisfazione! Unanime si leva il coro dei vicentini che per lungo tempo hanno convissuto con pazienza e fiducia con il restauro della Basilica Palladiana – ultimato nel 2012 – che ha riportato alla luce il candore della pietra bianca di Vicenza.
Il monumento si è aggiudicato settori esemplari, come istruzione, conservazione del manufatto e sensibilizzazione.
Inoltre, a pochi giorni di distanza dall’ambito premio, la Basilica Palladiana è diventata ufficialmente Monumento Nazionale con delibera di legge del Senato della Repubblica.
Un lungo iter burocratico, sancito con grande soddisfazione da Comune, Provincia, imprenditoria vicentina e dal Consorzio Vicenzaè, promotore dell’iniziativa.
Architettura della Basilica Palladiana
L’antico Palazzo della Ragione risale al quattrocento e, in passato, era sede delle discussioni amministrative pubbliche di Vicenza e nucleo per le decisioni della magistratura.
Fu il Gran Consiglio cittadino a valutare l’aggiunta di logge alla struttura gotica preesistente, realizzata con elementi decorativi in marmo rosso.
Un primo intervento è attribuito all’architetto Tommaso Formenton, già autore di altre rilevanti opere a Vicenza.
Trascorsi due anni dal termine dei lavori, si verificarono evidenti problemi strutturali e, in seguito al crollo delle logge nella parte sud-ovest dell’edificio, fu deciso un nuovo e radicale intervento.
Nuovo abito per la Dama Bianca
Nel 1496 un primo intervento di assetto statico fu condotto dagli architetti Antonio Rizzo e Giorgio Spavento; solo più tardi, nel 1532, vennero interpellati Sansovino e Scapagnio.
Tuttavia, il problema si ripresentò e, tra il 1539 e il 1542, vennero richieste le consulenze di Sebastiano Serlio, Michele Sanmicheli e Giulio Romano.
Nel 1546, il Consiglio comunale esaminò e approvò, fra tutti, il progetto del giovane architetto Andrea Palladio.
Egli propose il modulo “a serliane” lungo il perimetro previsto fino alla torre campanaria: un elemento composto da aperture rettangolari di larghezza variabile ai lati, con colonne in pietra bianca – proveniente da Piovene Rocchette – in stile dorico al piano inferiore e ionico al piano superiore.
A far da cornice alle campate, fregi neoclassici alternati a dischi e bucrani e, sull’attico, una serie di statue eseguite su disegni originali di Palladio.
La Basilica Palladiana dal Novecento a oggi
Al piano superiore si accede al salone della magistratura, culminante con una copertura in rame a carena rovesciata, la quale subì ingenti danni nel 1945, durante un’incursione aerea per mano angloamericana.
Nel dopoguerra fu ricostruita secondo il progetto originale e, solo nel 2007, sottoposta all’imponente e noto restauro che ha riportato l’intero edificio ai precedenti fasti.
La Basilica Palladiana è il centro di Vicenza per antonomasia.
Ufficialmente entrata nella lista dei patrimoni dell’Unesco nel 1994, è palcoscenico di mostre importanti, tra le quali ricordiamo:
- “Raffaello verso Picasso” (6 ottobre 2012 – 20 gennaio 2013)
- “Verso Monet” (22 febbraio – 4 maggio 2014)
- “Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” (24 dicembre 2014 – 2 giugno 2015)
- “Van Gogh, tra il grano e il cielo” (7 ottobre 2017 – 8 aprile 2018)
Ufficialmente aperta al pubblico l’affascinante e seducente esposizione pittorica “Ritratto di donna. Il sogno degli anni venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi”.
La mostra inaugurata il 6 dicembre 2019, sarà visitabile nell’ampio salone della Basilica Palladiana tutti i giorni fino al 13 aprile 2020, dalle ore 10 alle 18 festività comprese.