Una storica passeggiata lungo Corso Palladio
Corso Palladio è un percorso quasi obbligato per chiunque desideri visitare Vicenza, perché è il lungo tratto pedonale preferito dai vicentini e conduce ad un interessante, ricco itinerario tra le opere architettoniche della città.
Benvenuti in Corso Palladio
Per chi arriva dalla stazione ferroviaria può accedere al Corso attraversando l’ingresso di Porta Castello, situato nei pressi dei Giardini Salvi e del lungo rettilineo che divide Campo Marzo, un tempo delimitato da un monumentale arco rinascimentale.
Raccolto tra le bellezze artistiche del centro storico, Corso Palladio introduce maestosi ed affascinanti edifici, come Palazzo Bonin Longare, attuale sede dell’Associazione Industriali di Vicenza, visibile tra lo slargo con il monumento a Giuseppe Garibaldi e l’imbocco del Corso.
L’arteria, originariamente identificabile nella strada consolare Postumia, collega Porta Castello con Piazza Matteotti, conosciuta fin dai tempi remoti con il nome di “Piazza dell’Isola”.
Origine del nome
Il toponimo Corso deriva dal Palio che si contendeva nel giorno della celebrazione della Sacra Spina e del Corpus Domini, ma subì nel tempo diverse denominazioni: Corso Principe Umberto in onore al sovrano durante l’annessione del Veneto al Regno d’Italia nel 1866, Corso Ettore Muti nel 1943 per commemorare la scomparsa dell’aviatore del regime e, infine, Corso Palladio nel giugno 1945, al termine del secondo conflitto mondiale.
In età contemporanea Corso Palladio era percorribile da mezzi di trasporto pubblico e da autovetture, ma fortunatamente il traffico fu sospeso in seguito ad alcune rilevazioni tecniche ed ambientali che evidenziarono un alto rischio di pericolo per la struttura degli edifici storici.
Alcuni edifici di interesse storico lungo Corso Palladio
Oltre al già menzionato Palazzo Bonin Longare è possibile ammirare una lunga serie di bellissimi palazzi e chiese:
- Chiesa di San Filippo Neri – detta dei Filippini
- Palazzo Loschi Zileri – opera settecentesca di Ottone Calderari
- Palazzo Pojana (1566) – Architetto Andrea Palladio
- Palazzo Braschi Brunello (1480) – in stile gotico veneziano
- Palazzo Trissino Baston (1588), oggi sede della municipalità – Architetto Vincenzo Scamozzi
- Palazzo Thiene, progetto del 1489, ma rivisto da Andrea Palladio nel 1542
- Palazzo Caldogno Da Schio (1477), detto Cà D’Oro per le dorature sugli elementi del prospetto purtroppo scomparse
- Chiesa di San Gaetano Thiene (1721) – Architetto Girolamo Frigimelica
- Chiesa di Santa Corona, costruita tra il 1261 ed il 1270
- Casa Cogollo (detta del Palladio) ristrutturata intorno al 1560
Passeggiare oggi lungo Corso Palladio
L’intera area del centro storico riserva godibili passeggiate tra nuove e antiche botteghe, tra locali e caffetterie dove trovare ristoro con corroboranti bevande calde oppure con freschi aperitivi.
Ma è altrettanto interessante approfondire la storia della città di Vicenza e della sua principale arteria urbana, dei palazzi antichi rimasti integri e di quelli risorti dopo il martirio dell’ultima guerra, consultando un buon libro (tra le varie pubblicazioni suggerisco gli autori Barbieri, Cevese, Mantese, Magagnato) o farsi accompagnare da una preparata e brava guida turistica.